NON SOLO ATLETICA: "4 PASSI NEL BOSCO" FRA PIETRAPAZZA ED IL FRESCO CRINALE DEL PARCO NAZIONALE

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sabato 15 giugno 2013


FEDERICA, LAURA, MATILDE
ALTRI MURI ABBATTUTI A CESENA
Nel 1979 la mitica rock band britannica dei Pink Floyd fece uscire l’album “The Wall”, che seguì l’insuperabile “The dark side of the moon” del 1973.
Ebbene, direte voi, cosa c’entra con le cronache di atletica? Beh, semplicemente perché il “muro” che contraddistinse la copertina di questo album potrebbe essere preso a simbolo delle ultime imprese agonistiche di tre ragazze riminesi che stanno migliorando a più riprese i loro primati personali, demolendo appunto dei “muri” rappresentati da limiti cronometrici e metrici, che le stanno portando ai più alti livelli delle graduatorie nazionali.
E’ successo anche martedì 11 giugno a Cesena, quando sono andate in scena le gare del “1° Meeting Città di Cesena”, e che hanno visto diversi nostri giovani atleti in azione.
A cominciare proprio dalle tre talentuose atlete di cui si parlava, e che hanno fatto una volta di più fuochi d’artificio.
In ordine cronologico rispetto alla disputa delle gare vediamo cosa ha combinato Federica Giovanardi, classe 1996, già assicuratasi da gennaio il minimo nel salto in lungo per i campionati italiani di ottobre.
Ebbene a Cesena Fede si è portata al via dei 200 metri tanto per divagare un po’ rispetto alle gare dei salti, ma anche per disputare una gara di velocità utile per l’entrata in pedana dei salti in estensione.
All’arrivo il “crono” di 26”42 ha in un sol colpo letteralmente demolito il 27”53 che aveva fatto segnare nel 2012, oltrechè consentirgli di strappare il “pass” per gli italiani di categoria anche in questa gara, facendo concretamente intravvedere ottime doti di sprinter.
E veniamo a Matilde Buda, cresciuta in quesi primi mesi del 2013 fino ad un eccellente 42,15 nel lancio del martello cadette, che le consente di piazzarsi nelle prime posizioni delle graduatorie nazionali stagionali, e portatasi in pedana a Cesena nel getto del peso.
Dopo un 9,99 metri ottenuto al secondo lancio, già primato personale, Matilde ha raccolto ulteriori energie, che ha fatto esplodere efficacemente nella spallata del quarto lancio, che le ha consentito di far atterrare la palla da 3 chili a 10,48 metri, per un altro muro superato di grande importanza, anche dal punto di vista psicologico.
Infine Laura, arrivata al campo di gara dopo una giornata di lavoro in spiaggia, e malgrado questo determinata ed efficace, sia nel getto del peso che nel lancio del disco.
Appartenente alla categoria allieve, Laura ha nel getto del peso portato il suo primato personale da 11,38 a 11,54 metri, misura ottenuta a Cesena due volte, al 2° ed al 5° lancio, mentre nel lancio del disco ha sfiorato la sua miglior misura stagionale di 35,25 metri, rimanendo soli sei centimetri al di sotto.
In effetti il foglio gara, oltre al 35,19 dell’ultimo lancio, parla per Laura anche di un 37,35 metri fatto segnare al quarto lancio, ma obiettivamente ed onestamente quella misura deve essere frutto di un’errata lettura o trascrizione perché visivamente non c’era.
A Cesena molto bravo è stato anche Benedetto Valentini, che, nel salto in lungo cadetti, ha saputo migliorare il suo primato personale per ben tre volte, portandosi alla fine a 4,25 metri, con un incremento rispetto al precedente limite di 14 centimetri.
Disturbati da un fastidioso vento contrario che ha soffiato sul rettilineo finale durante la disputa delle prime gare del pomeriggio, non sono riusciti a migliorarsi gli altri velocisti presenti.
Negli 80 metri, fra cadette e cadetti, Anna Cicognani e Diego Paolini hanno chiuso rispettivamente quarta in 11”7 e nono in 11”1, mentre nei 200 metri maschili Simone Vergara ha terminato la sua prova sul mezzo giro di pista in 23”87.
Infine Francesco Lugli nei 400 metri ostacoli allievi ha terminato la gara al quarto posto con il tempo di 1’03”71.
Da segnalare l’efficace contributo dato da Elena Borghesi alla staffetta 4x400 metri dell’Atletica Lugo, al traguardo in 4’13”99, anche se un maldestro posizionamento delle concorrenti alla partenza da parte dei giudici ha portato le atlete a correre diversi metri di gara in più.